ARTEVENTO è il progetto nato dall’immaginario dell’ideatore del Festival dell’Aquilone di Cervia Claudio Capelli per dare continuità a quell’esperienza, valorizzandone le potenzialità nell’ambito delle arti, della didattica, della sostenibilità e dello sport, e contribuendo alla costruzione di una grammatica della pace e del multiculturalismo attraverso l’arte ambientale e la poetica del volo.

Divenuto per estensione anche il titolo del suo festival più famoso, ARTEVENTO si occupa dell’incremento e della divulgazione dell’arte eolica e delle culture dell’aquilone dal mondo attraverso l’organizzazione di eventi, laboratori didattici, performance, reportage fotografici, mostre, allestimenti eolici, azioni di strada e le attività del Museo dell’Aquilone. Oltre al festival ideato per la Città di Cervia, in programma ogni anno dal 1981, ARTEVENTO ha progettato e diretto eventi originali per Venezia, Trento, Trapani, Siena, San Vito lo Capo, Roccaraso, Quartu S.Elena, Olbia, Massa Carrara, Ischia, Firenze, Cesena, Bisaccia, Arezzo, Andalo e dal 2017 si occupa della direzione artistica dell’Aspire International Kite Festival a Doha, in Qatar.

LA STORIA DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AQUILONE PIU’ LONGEVO DEL MONDO

La vicenda che ha reso la Città di Cervia celebre in tutto il mondo come capitale dell’aquilone è l’avventura di una famiglia divenuta il sogno di un’intera comunità, a dimostrazione che l’intraprendenza può fare miracoli se associata all’originalità di un’idea e a una visione…

CLAUDIO CAPELLI

Artista istintivo e poliedrico, Claudio Capelli esordisce in giovanissima età come pittore figurativo ed espone in Italia, Francia, Inghilterra e Polonia, ricevendo numerosi riconoscimenti. Nel corso degli anni realizza i ritratti del poeta Giuseppe Ungaretti, dell’attrice Laura Betti, del pilota Clay Regazzoni e del gioielliere Robert Wilson, mentre i suoi quadri figurano in permanenza presso la Galleria d’Arte Moderna di Arezzo, la Biblioteca Malatestiana di Cesena e la Galleria d’Arte Moderna di Varsavia. Incline alla sperimentazione, si dedica sia alle arti plastiche che al teatro, lavorando sia come sceneggiatore che come costumista e scenografo per diverse produzioni.

Ritratti per volare

Aquilonista, e ideatore nel 1981 del Festival Internazionale dell’Aquilone, Capelli coniuga il talento di progettista di modelli originali al ruolo di pioniere della arte eolica, individuando proprio negli aquiloni un supporto ideale alla propria espressione pittorica.
Oltre a far parte della European Air Gallery (UK), dell’archivio della Drachen Foundation di Seattle (U.S.A.) e di molte collezioni private, i suoi aquiloni dipinti ,”ritratti per volare“, sono stati in mostra al Forum des Halles di Parigi nel 1996 (“L’Art Volant”), al Musée des Beaux-Arts di Arras nel 1999 (“L’eloge du vent”), al “Tivoli-Spreitenbach-Zurich” di Zurigo nel 2000 (“The beautiful kites in the World”) e all’Hotel de Ville di Dieppe, in Francia, nel 2010, protagonisti della personale “Claudio Capelli – Les oevres cerf-volant”, in concomitanza con 16° Festival International de Cerf-volant. Inoltre essi sono esposti stabilmente al Tako-No-Hakubutsukan Kite Museum di Tokyo (JP), al Layang-Layang Museum di Jakarta (RI), e al World Kite Museum di Long Beach (USA)
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Oltre ad essere un “pittore fra le nuvole”, Claudio Capelli è anche un innovativo progettista di modelli originali, studiati anche per la produzione in serie, per l’attività didattica o per promuovere esperienze ricreative collettive, come nel caso di tutto quanto progettato per l’associazione da lui stesso fondata nel 1985, e presieduta per oltre un lustro, con il sogno di coinvolgere i concittadini avvicinatisi al Festival in quel suo “pazzo” progetto che ha già reso nel frattempo la Città di Cervia capitale dell’aquilone. Fra i tantissimi modelli originali progettati da Capelli meritano una menzione particolare il cellulare con vele oblique incrociate “Marco Polo”, vincitore ex aequo del premio della giuria al Festival Internazionale dell’Aquilone di Weifang (Cina) nel 1987, gli acrobatici “Sibilo” e “Bombus” (prodotto da Wolkenstürmer), caratterizzati dal volo silenzioso grazie alla vela sviluppata dall’estradosso del profilo alare, e l’“Eurobaleno,” ispirato alla “Bol” di Gressier, ma caratterizzato dal volo non rotatorio bensì ascensionale e dunque tanto innovativo, nel rappresentare il passaggio da manica a vento ad aquilone vero e proprio, da meritare un articolo intero sulla rivista americana KiteLines. Il suo progetto più celebre resta tuttavia l’“Angelino”, gonfiabile che si distingue dalla maggior parte dei suoi simili per il fatto di poter volare senza l’ausilio di un aquilone “pilota”. Conosciuto nel mondo come “Cherub”, questo aquilone soft che unisce l’intuizione di Capelli come innovativo progettista al sua inconfondibile talento di disegnatore, nasce da un lungo processo di studio su modelli plastici 3D, realizzati come sculture allo scopo di studiare forme, proporzioni e comportamenti dei volumi in volo. Caratterizzato dalla stabilità del volo e dall’aspetto assolutamente unico, che lo rende uno degli show kite più amati di sempre, “Cherub” è commercializzato dalla Peter Lynn Kites.
Diversi anni dopo la nascita di Angelino, il desiderio di attirare l’attenzione sull’emergenza climatica e sull’urgenza di avversare il declino della biodiversità induce Capelli a progettare un nuovo aquilone in omaggio a uno degli animali oggi maggiormente esposti a rischio di estinzione a causa del bracconaggio, delle malattie e della perdita del proprio habitat naturale. Affettuosamente soprannominato George, in omaggio all’amato cantautore francese Brassens per la canzone trasposta in italiano da Fabrizio de Andrè, esattamente come il primo soft kite firmato da Claudio Capelli, il “Gorilla” vola a anche senza pilota e rappresenta la sintesi tra l’estetica e l’urgenza propriamente artistica del suo autore e la verve progettuale che da oltre 40 anni dedica all’ideazione di opere destinate al vento del tutto originali. Partendo dallo studio dal vivo e calcolando l’assetto che un gorilla in posizione naturale potrebbe assumere in volo, ancora una volta il designer non ha utilizzato nessun supporto informatico per la realizzazione dei calcoli sull’ingresso del vento, sui punti di briglia e sul modo in cui l’aria in arrivo assicura la forma del massiccio animale. Operando secondo i dettami classici della tradizione del fare artistico e avvalendosi delle sue doti scultoree, dopo una lunga “gestazione” creativa, infatti, Claudio Capelli ha dato forma tangibile al suo design attraverso un 3D scolpito in grado di esprimere le necessarie proporzioni perfette e il volume dell”aquilone gorilla”, affidandosi in fase finale alla collaborazione tecnica di Filippo Gallina per lo sviluppo del primo prototipo. Come già per il buffo Cherubino, ancora una volta il battesimo dell’aria ha dimostrato la precisione del progetto di Capelli e la “resistenza” della creatività tradizionale rispetto all’informatizzazione globale, mentre nel cielo del mondo, coloratissimi esemplari di aquiloni gorilla prodotti dalla Peter Lynn Kites ci ricordano l’importanza della biodiversità e della tutela degli habitat naturali per proteggere il pianeta e le specie a rischio di estinzione. Compreso la nostra.

CATERINA CAPELLI

Cresciuta nella magica atmosfera del Festival di Cervia, fin da giovanissima Caterina Capelli coniuga la professione di designer e illustratrice all’impegno speso per mantenere vivo il progetto del padre, incrementandolo con nuova energia e approfondendo l’aspetto della ricerca storica e delle attività didattiche, in coerenza con il proprio personale percorso di formazione, indirizzato alle discipline antropologiche e alla storia delle scienze e del pensiero umano.
Conclusi gli studi filosofici all’Università di Bologna, mentre è già attivamente impegnata nell’avventura di ARTEVENTO, nel 2003 intraprende la carriera di fashion designer e comincia a lavorare come freelance nel mondo della monda collaborando per 4 anni con Moschino, producendo accessori per Radà, Piccione & Piccione e Stella Jean e lanciando nel 2013 la linea di accessori che porta il suo nome. Il suo stile ironico e anticonvenzionale piace ai buyer internazionali e in poche stagioni i gioielli e le acconciature firmati Caterina Capelli sono in vendita anche in Giappone, Inghilterra, Germania, Armenia, Ucraina, Cipro ed Hong Kong. Nel frattempo cresce la voglia di sperimentare altre strade e inizia a dedicarsi all’attività di costumista per il cinema che le vale anche l’ottima recensione del magazine di cultura cinematografica Rapporto confidenziale per le surreali “atmosfere da indossare” dei pluripremiati cortometraggi “L’attesa” e “Waterloo” di Francesco Selvi.
Organizzatrice con il padre del Festival dell’Aquilone di Cervia, Caterina ne cura dal 2010 anche l’immagine ufficiale, trasponendo nelle sue colorate illustrazioni la forza immaginifica di ARTEVENTO. Autrice dei poster della manifestazione, delle grafiche e delle t-shirt del festival, da anni si dedica ad atelier di arte eolica per i più piccoli e destina l’immaginario fantastico delle sue tavole anche al cielo, costruendo aquiloni immediatamente riconoscibili per gli accostamenti cromatici e i soggetti fiabeschi.
Il suo aquilone Donna con pesci è esposto al Tako-No-Hakubutsukan Kite Museum di Tokyo (JP).

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